Ilaria Pasqualetti – Accontentarsi
Ho aspettato fin troppo che arrivasse il momento in cui potevi dire “adesso va tutto alla grande”, adesso ho smesso di aspettarlo, tanto è inutile attendere qualcosa che non arriverà se non quando vorrà.
Ho aspettato fin troppo che arrivasse il momento in cui potevi dire “adesso va tutto alla grande”, adesso ho smesso di aspettarlo, tanto è inutile attendere qualcosa che non arriverà se non quando vorrà.
E poi ci sono quelli che su facebook sembrano i padroni del mondo e poi in realtà sono degli emeriti coglioni.
Trovo che vi sia una bella parola in italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è contento, accontentarsi: uno che si accontenta è un uomo felice.
La vita con le sue intemperie non è mai insignificante è come un cristallo sfaccettato se riusciamo a catturarne le mille iridescenze e se riusciamo a illuminarlo con la giusta luce, anche se in sé non ha un significato.Spetta a noi che la viviamo ad attribuirglielo. In fondo è una scalata, quando siamo alla base pensiamo che il fine è la vetta, poi man mano che saliamo fra difficoltà e colpi di fortuna scopriamo che il fine è stare attenti a dove mettiamo i piedi e fare tesoro delle brutte esperienze evitare le rocce friabili e voltarci ogni tanto e goderci il panorama.
Chi ritiene una cosa impossibile, non dovrebbe disturbare chi ci sta riuscendo.
Puoi dire di amare veramente una persona quando il suo “star bene” diventa il tuo,…
Poi capita di avere addosso una grande tristezza senza un valido motivo, vorresti chiedere aiuto ma manca anche la voglia di parlare, o forse non vuoi per non far preoccupare chi ami, perché in fondo non ha senso parlare di ciò che non esiste, perché è una tristezza che dovrebbe esistere, perché neanche tu sai da quale fonte arrivi, e rimani lì, fermo e continui a pensare che dovresti sorridere, ma c’è una porta chiusa che non riesci ad aprire, e l’unica cosa che passa per la testa è il solito “passerà”