Ilaria Pasqualetti – Felicità
Non è mai troppo tardi per essere felici, non è mai troppo tardi per cambiare direzione verso mete migliori, non è mai troppo tardi per capire che ciò che stiamo vivendo non è ciò che vogliamo.
Non è mai troppo tardi per essere felici, non è mai troppo tardi per cambiare direzione verso mete migliori, non è mai troppo tardi per capire che ciò che stiamo vivendo non è ciò che vogliamo.
La felicità è un granello di sabbia che ti ritrovi, inaspettatamente, fra le dita. Apri la mano ed è già sparito portandosi via la tua speranza.
Se mi chiedono cos’è la felicità io rispondo: La felicità è soggettiva. Aristotele, all’inizio dell'”Etica nicomachea” affermava che tutti gli uomini tendono alla felicità: Chi non vorrebbe essere felice? Ma si sa che ciascuno di noi ha una sua, specifica ed individuale nozione di felicità. Ed è un attimo fuggente, trà gioie e dolori che la vita ci riserva. Possiamo anche afferrare per un attimo la felicità e possiamo anche perderla poco dopo. Ma sentiamo sempre la necessità di raggiungerla. È un modo di vivere la vita, se riusciamo a realizzare i nostri sogni siamo felici e visto che i sogni non sono uguali per tutti allora la felicità dev’essere per forza soggettiva. C’è chi è felice con una bella famiglia, chi lo è con la gloria. Per me è una condizione di armonia tra me ed il resto del mio mondo e nella conoscenza di me stessa.
Non c’è cielo più limpido degli occhi di un bambino, non c’è sole più caldo del suo sorriso, non c’e aria più pulita della sua ingenuità.
La felicità è nella capacità della nostra immaginazione di abbellire ciò che ci circonda e ingigantire ciò che ci capita.
La felicità in assoluto non esiste, abbiamo sempre mille preoccupazioni che si celano dietro l’angolo e quando crediamo che stiamo per fare l’ultimo scalino ne vediamo dinanzi a noi ancora duecento da salire e quando avremmo fatti quelli ne inventeremo altri duemila. L’uomo non si sentirà mai appagato in questa vita perché questa è la sua natura. “Le persone intelligente e assennate sanno da tempo che la felicità è come la salute: quando c’è l’abbiamo, non ci facciamo caso. Ma quando passano gli anni, allora sì che c’è la ricordiamo la felicità, eccome se c’è la ricordiamo! Ora capisco che il mondo non è di chi si alza presto, ma di colui che si alza felice di alzarsi.
La felicità, quella strana sensazione che si impadronisce di noi quando ci accade qualcosa di molto bello, qualcosa che cambierà probabilmente il volto all’intera giornata.