Ilaria Pasqualetti – Nemico
Ho sempre parlato poco di me, ho sempre detto il minimo per far capire che sono una persona con i suoi valori e pensieri, perché oggi possono essermi amici e domani nemici.
Ho sempre parlato poco di me, ho sempre detto il minimo per far capire che sono una persona con i suoi valori e pensieri, perché oggi possono essermi amici e domani nemici.
Sopra un muro di nebbia, in attesa del tuono, scaglio un lampo al nemico: che brutta faccia.
Sono la classica persona buona, tranquilla, accondiscendente, sempre pronta ad aiutare il prossimo, ma sono anche quella che, se ferita e calpestata, tira fuori la parte peggiore di se, e tutti sanno che un buono arrabbiato è meglio non trovarselo davanti.
Odio la volgarità, odio le offese, preferisco discutere civilmente ed educatamente in modo tale da poter ragionare senza mandare, ne essere mandata a quel paese, sempre nel limite del possibile.
Decidi che è il momento di dare un taglio quando inizi a capire che niente ti porta a sorridere, guardi indietro e niente vale la pena ricordare se non qualche dettaglio, guardi avanti e vedi una vita vita ancora da vivere e godere, quindi inizi a camminare verso la felicità che meriti. Parti adesso.
La peggiore sconfitta che puoi dare al tuo nemico è l’indifferenza.
Sentendo la morte nel mondo non potevo evitare di sentire la morte anche nel mio cuore e dentro di me, ma come potevo io resistere alla morte che mi opprimeva, senza che avessi un’arma o una difesa altrettanto forte? Come potevo da sola io essere viva e illuminare il mio animo quando tutto era avvolto dalle tenebre? Come potevo sfuggire all’odio, senza che venisse da me l’amore?