Ilaria Pasqualetti – Vita
Quando si è fragili si ha sempre paura del mondo, di ciò che accadrà, di ciò che ci troveremo davanti e vorremmo nasconderci dalla vita, ma non si può, allora resta solo la scelta: o rassegnarsi o combattere.
Quando si è fragili si ha sempre paura del mondo, di ciò che accadrà, di ciò che ci troveremo davanti e vorremmo nasconderci dalla vita, ma non si può, allora resta solo la scelta: o rassegnarsi o combattere.
Nessun temporale si protrae tanto a lungo da non permettere al sole di risplendere. Quindi abbi sempre nel cuore la speranza che se non è oggi, sarà domani. Le cose che vedi senza via d’uscita ti condurranno dove devi e vuoi essere, perché la vita toglie e la vita dà, ma soprattutto regala focolai caldi a chi, con mani tese, ha donato legna da ardere, sorrisi sinceri, parole confortanti al prossimo. Non per scelta o per interesse, ma per volontà e umanità che ha nel cuore, perché con dolcezza ha aperto l’uscio e ha regalato calore a chi gli tendeva la mano. Quindi, non temere, la vita non vuole e non dà giustificazioni, la vita dà solo quello che riceve.
La gioia di vivere non sta nelle gambe, né nelle braccia. È un moto del cuore.
La vita non è cercarsi ma crearsi.
La realtà della vita è l’angolazione dalla quale osserviamo la vita stessa. Non si potrà mai cancellare i sogni di chi nella vita ha imparato cos’è l’amore e di conseguenza ha imparato a sognare. Il mio mondo di favole è mille volte più ricco dal mondo egoistico delle persone che non trovano il tempo per un gesto d’amore, e nonostante, mantengo un collegamento con la realtà, che non mi serve ad altro che a manifestarmi in questa attuale vita. Una persona piena di “ego” non capirebbe mai queste mie parole poiché il suo mondo è fatto dai propri condizionamenti meschini.
Non è vero che a Natale siamo tutti più buoni, alcuni semplicemente sono più ipocriti del solito. Essere se stessi tutti i giorni dell’anno è il miglior dono che possiamo fare.
Di cosa abbiamo bisogno, per vivere una vita intera serenamente, se non ti noi stessi?