Imma Massa – Stati d’Animo
È maledettamente doloroso accorgersi di aver dato troppo a chi non meritava niente.
È maledettamente doloroso accorgersi di aver dato troppo a chi non meritava niente.
Sono dell’idea che, chi guarda tutto ciò che fanno gli altri, non vivrà mai serenamente.
Dici di stare bene. Dici di non aver bisogno di nessuno. Dici che non t’importa. Dici che di lui non ne senti più la mancanza, dici di averlo dimenticato. Dici tante cose. Eppure quando c’è un temporale guardi fuori dalla finestra e fissi le gocce scivolare sul vetro. In macchina invece di canticchiare ti limiti a star in silenzio e fissare il finestrino. E su alcune canzoni ti senti un pugno allo stomaco tanto da continuare a spingere il tasto fast forward. Basterebbe vedere queste piccole cose per capire ogni “sto bene” seguito da un sorriso, che siamo già crollati da un pezzo.
Con me ci stò bene! Ma, se muoio io, non avrò più nessuno!
Fino ad ora mi sono sempre “professata” uno spirito libero, ed è per questo che non posso stare ferma ad aspettare che la mia vita cambi, a meno che non stia ferma alla fermata dell’autobus.
Pochi sanno cosa vuol dire piangere nel ripensare alla propria vita. Io lo so e ho paura. Paura di quello che una volta una persona mi ha detto e cioè che ogni persona ha la sua dose personale di dolore, contata, limitata e che poi, una volta esaurita, non lo si prova più, ma si riceve solo felicità e serenità. Ho paura perché la mia dose sembra inesauribile e perché continuo a sperare. “La speranza è l’ultima a morire” e hanno ragione. Se smettessi di sperare non so cosa mi rimarrebbe. Ma sperare fa anche paura. Io spero che tutto questo finisca e che la mia anima possa drogarsi finalmente con dosi di felicità, ma non succede. Non sono sicura di volere conoscere il mio limite. Vorrei tanto che la mia dose di dolore non lo superasse.
A me cambia la vita anche un alito di vento alla fine di una giornata caldissima.