Immanuel Kant – Religione
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all’esperienza possibile, così l’uomo cade nelle “inevitabili illusioni della ragione umana”.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all’esperienza possibile, così l’uomo cade nelle “inevitabili illusioni della ragione umana”.
Il velo, certo, non è il costume nazionale delle egiziane né tanto meno un segno fondante dell’identità araba. Eppure negli ultmi tempi si è impregnato di una carica identitaria che va oltre l’adesione fideistica all’islam, travalica i confini della religione e si getta anima e corpo nell’appartenenza a un popolo, a una regione, a un destino.
Ci è stato insegnato di un Dio buono, di un Dio che perdona, che ama, che rispetta, ma non ci è mai stato insegnato che la vendetta non appartiene a noi, ma allo stesso Dio che amiamo! Allora perché tanto odio!? Perché tanta voglia di vendetta, e poi festeggiamo la morte e la rinascita!? Dimenticando il resto!? Il resto che è perdono, amore e compassione!?
Fra la religione e la vera scienza non esistono né parentele né amicizia, e neppure inimicizia: vivono in sfere diverse.
Dio non ha avuto la mano leggera con lui, vero? A poco a poco aggiusteremo quello che la natura non ha saputo fare.
Non vi è domanda senza risposta; nel dubbio dite Dio e la risposta è grande.
La religione è una candela dentro una lanterna multicolore. Tutti la vedono attraverso un particolare colore, ma la candela è sempre la stessa.