Le nostre emozioni non sono con noi per essere esposte ma per essere vissute. Molte volte le cose più belle sono quelle che custodiamo per noi. E allora via alle danze di parole non dette, lacrime di felicità nascoste, desideri coltivati. Un universo segreto e sussurrato, una ricchezza, un dono.
Intravedevamo tra i foschi fori dei nostri spiriti masse di persone concentrate a rincorrere le proprie frustrazioni.Non capivamo bene il perché di tutto questo e le immagini ci spaventavano, così tra il forte impatto della nostra veduta indietreggiavamo impauriti, allontanandoci sempre di più dal luogo dal quale provenivamo. Le vite degli altri parevano ridicole ma non ridavamo, non era affatto divertente, quello che vedevamo ci creava una forte confusione in testa che ci riempiva il volto di domande e perplessità. Saremmo dovuti restare?
Ho imparato che il bene non lo trovi nelle parole, ma nelle presenze. E l’unica presenza che sento è il battito del mio cuore.
Tutto ciò di cui hai bisogno è dall’altra parte del confine.
Gli scatoloni sono sempre un gran da fare: uccidono i ricordi e ti costringono ad accettare il cambiamento.
Arrivi ad un punto in cui il perdono non dimentica.
“Sentire” è la voce del verbo di coloro che percepiscono con i sensi, apprendono con il cuore e rispondono con l’anima.