Jean-Paul Malfatti – Informatica
Internet: privacy a rischio totale. Comincio a pensare che forse è ora di iniziare a fare la spia di noi stessi.
Internet: privacy a rischio totale. Comincio a pensare che forse è ora di iniziare a fare la spia di noi stessi.
La curiosità, la voglia di sapere, le stimola il libro, internet permette di approfondire ciò che abbiamo preso da un libro, questo chi è passato dal nulla ad internet, forse non lo può capire.
Intelligenza artificiale: dopo aver svolto innumerevoli compiti stupidi, i computer arrivano a conclusioni intelligenti; al contrario di molti loro utenti, intellettuali o lavoratori dell’intelletto, che dopo aver svolto innumerevoli compiti intelligenti, arrivano a conclusioni stupide.
Spleen informatico: numero binario, triste e solitario.
Ci sono dei momenti in cui, senza Internet, anche i non solitari morirebbero di solitudine.
Tutti noi siamo un microscopico frammento di pixel, con coordinate senza tempo, sull’immenso desktop dell’universo.
Tra un po’ arriva il primo ottobre e Orkut sarà morto. Google lo ucciderà senza pietà, fregandosene dei sentimenti di abbandono e di tristezza da parte dei suoi milioni di utenti, in maggioranza brasiliani e indiani, che gli sono stati sempre fedeli e disposti a non lasciarlo mai.
Il problema tra un uomo ed una donna è trovare la stessa frequenza d’onda… una volta sintonizzati il gioco è fatto… (anche se ogni tanto bisogna risintonizzare).
Ascoltare la musica può essere un modo per riuscire a leggere i commenti altrui sui Social Media in momenti di depressione, stanchezza, calo di autostima e solitudine.
Gli emoticons li metto quando mi mancano le parole per dire qualcosa di sensato o per evitare di scrivere delle cose che possono non essere capite da qualcuno più intelligente di me.
I nostri amici su al nord spendono oltre cinque miliardi di dollari in ricerca e sviluppo e tutto quello che sembrano fare è copiare Google e Apple.
Mi piacerebbe che sviluppare dei buoni prodotti fosse facile come firmare un assegno. In questo caso, Microsoft avrebbe prodotti buoni.
Il miglior programmatore informatico della storia è Dio: con solo dieci righe di comando ancora governa mezzo mondo.
Se, in effetti, Internet ha molto da offrire a chi sa ciò che cerca, è anche in grado di completare la stupidità di chi naviga senza bussola.
Internet sta diventando un cervello artificiale, e noi, siamo i neuroni.
Nella rete regna il caos, un sistema utile, potrebbe essere visto come una catena virtuale, che collega le notizie alla fonte cosicché i commenti, compaiano ugualmente in tutte le notizie riproposte.
Se davanti ad un pc non sei uno “scienziato” allora sei veramente deficiente.