Ingeborg Bachmann (Ruth Keller) – Lavoro
Scrivere significa vivere di uno strano lavoro che non si può pretendere che la società ritenga utile e necessario.
Scrivere significa vivere di uno strano lavoro che non si può pretendere che la società ritenga utile e necessario.
Lavora tu vecchiaccia che hai la pelle dura… io sono creatura… non posso lavorà.
Non sarà il cappello da ammiraglio a coprire l’anima da marinaio.
Il lavoro è come un palo: ha due capi. Se lavori per uno che se ne intende gli dai la qualità, ma se lo fai per uno stupido, basta contentare l’occhio.
L’invidia è come la gramigna: per quanto la si cerca di estirpare sempre spunta inesorabilmente.
Anche i mestieri più brutti hanno i loro lati piacevoli. Per esempio, se fossi un becchino o persino un boia, ci sono alcune persone per le quali lavorerei con vero entusiasmo.
Il senso di quello che si fa si scopre dopo averlo fatto.