Luna Berlusconi – Ipse dixit
Lorenzo merita il successo che ha.
Lorenzo merita il successo che ha.
Con Gregorio c’è un armonia magica.
Il primo Consiglio dei ministri del mio Governo si terrà a Napoli, e il posto di lavoro del prossimo presidente del Consiglio sarà Napoli finché non tornerà alla normalità.
A cena? Con Pecoraro Scanio.
L’Italia e la Cina sono divise dalla mozzarella, ma unite dall’amore per la carota.
Tutti i politici devono chiedersi se è possibile partecipare alla cerimonia inaugurale dei Giochi, qualora la Cina insista nel rifiutare il dialogo con il Dalai Lama.
Il non voto, anche se massiccio, non viene tenuto in minimo conto dalla partitocrazia: anche se gli elettori fossero tre in tutto, i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti.
Ma la speranza non va da sé. La speranza non va da sola. Per sperare bisogna essere molto felici, bisogna aver ottenuto, ricevuto una grande grazia.
Ora un governo dura meno di una gravidanza.
Sono stato e sono ancora un comunista, senza vergogne e senza abiure.
Due o tre clic al giorno levano il regime di torno.
Sono un uomo che continua a cercare emozioni, non ho pace, ho sempre bisogno di una donna che mi stimoli a mille.
Sapevo benissimo di essere un brutto bambino. C’è sempre un motivo quando la gente ti chiama Dumbo.
Tutto è numero.
Ho una grande esperienza di ragazzi e so che sono una brutta razza.
Credo che Dio abbia creato Boston in una domenica piovosa.
Il mio sogno ricorrente, da tanti anni, è un’onda gigantesca, che sta per abbattersi su una spiaggia dove io mi trovo con un gruppo di amici. Io ho sogni premonitori.