Diego Abatantuono – Ipse dixit
Non rifarei mai il cabaret di una volta: sarebbe penoso. Preferisco il ruolo di maestro di cerimonia.
Non rifarei mai il cabaret di una volta: sarebbe penoso. Preferisco il ruolo di maestro di cerimonia.
Provo orrore per chi vende il proprio corpo.
Ognuno ha i suoi gusti, come disse Morris quando baciò la vacca.
Non si è mai appagati dal ritratto di persone che conosciamo. Per questo ho sempre compianto i ritrattisti.
Solo la parola di Dio è solida.
Me contestano? È solo na sparuta minoranza.
Sono un Repubblicano tesserato e considero il socialismo una violazione del principio americano secondo cui non dovete ficcare il naso negli affari degli altri se non per fare soldi.
La maggior parte dei miei contemporanei è la triste conseguenza di un aborto mancato.
– Come si vive sotto scorta?- Ci si abitua a tutto.- Anche alla mancanza di libertà?- La vera libertà è quella che hai nella testa, ce lo ha insegnato Rushdie.
Io resisto.
Sapete che differenza c’è tra me e un Pit Bull? Il rossetto.
Un maiale col rossetto resta sempre un maiale.
Non ho detto veramente tutto ciò che ho detto.
Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L’immunità che si ottiene col vaccino.
Non sono xenofobo, ma dico cose xenofobe.
Detesto quelli che raggiungono il piacere senza fare nessun rumore.
Io cercai di imparare la Treccani a memoria, e dopo maiale, Majakowsky, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto.