Isaac Asimov – Tristezza
La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.
La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.
Talvolta odiamo qualcuno solo perché si rivela diverso da come lo avevamo immaginato, non è colpa sua, ma nostra che immaginiamo ciò che vorremmo che fosse e che, invece, non è.
Il dolore non è una bestia nera ma è quello che molte volte ti spinge a lottare non tanto per scansarlo ma per accarezzarlo e tenerlo quieto e buono. La vita senza dolori sarebbe una vita vuota, sono loro che danno quella marcia in più per andare veloci nella vita e ogni esperienza negativa se vista dal punto giusto diventa il maestro della nostra vita.
Fai scelte di vita che pensi ti allontanino dal dolore, e poi lo senti, è lì, sempre presente come un animale rabbioso che scava nel cuore. Il dolore non se ne vuole proprio andare. A volte si addormenta e lascia spazio alla gioia, poi all’improvviso si sveglia.
Le più grandi tragedie non sono quelle di Euripide o di Eschilo oppure di Sofocle, le più grandi tragedie sono quelle che ci portiamo dentro.
Ti prego, il silenzio mi uccide, e la tristezza fa male al mio cuore.
La solitudine è ascoltare il vento e non poter raccontarlo a nessuno.