James Joyce – Vita
Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi.
Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi.
Attimi di vita che fuggono e rimangono nel cuore, per sempre, come un ricordo incancellabile.
La vita è una trappola cui è possibile sfuggire gettandovisi dentro.
Ciò che viene definito “il meglio della vita” cambia in base ad ogni persona, al momento, alla sua collocazione geografica, alla cultura, al tenore di vita, all’infanzia. Il meglio della vita di ciascuno potrebbe dunque corrispondere ad una casa, un giocattolo, un violino, del cibo, una coperta, un sorriso, una maglia, un libro, una birra, una gara, un palcoscenico, un po’ d’acqua, una canzone, tu, una scusa, un ricordo, l’amore. Nel meglio della vita c’è proprio tutto. Se vogliamo nuotare tra i sogni altrui dobbiamo prima imparare a valorizzare qualsiasi cosa.
Quando guardo il cielo, capisco che le stelle sembrano una folla di persone che emettono luci diverse. Voglio brillare più di tutte. Per questo affido il mio sogno… ad una stella cadente.
Come un tortuoso torrente di montagna che dopo rapide e cascate si trova a convogliare assieme ad altri tortuosi torrenti, ed insieme fare il mare.
Sono le piccole cose della vita a renderla speciale e chi non le sa apprezzare non saprà mai cosa si perde!