Jasmina Nunziata – Vita
Lei era come un pezzo raro di porcellana, sopravvissuto nei suoi anni, ornato da tante piccole crepe, ma sempre inspiegabilmente magnifico.
Lei era come un pezzo raro di porcellana, sopravvissuto nei suoi anni, ornato da tante piccole crepe, ma sempre inspiegabilmente magnifico.
Per qualcuno la fine del mondo è già arrivata da tempo, imprigionati nella matassa dell’indifferenza e dell’abitudine non hanno scampo. Per noi l’inizio di una nuova era avviene nel nostro cambiamento, sempre libero, sempre in continuo mutamento.
Se ho bisogno dell’altro? Certamente si, ma in maniera direttamente proporzionale a quanto l’altro ne ha di me.
Un giorno tutto questo finirà. E inizierò io.
L’uguaglianza non ha prospettiva.
Ci sono baratri da cui è difficile quasi impossibile uscire e a volte ci si trincea dietro una maschera di follia, dietro finti sorrisi e solo quella maledetta grande voglia di vivere ti aiuta ad andare avanti.
Una macchia nera in mezzo al mare, dilaga, si spande e copre ogni raggio di felicità. Un buco nero nell’anima dell’oceano, ormai cosi tanto oscuro da portar con se tutto, speranze, gioie, fantasie e due semplici lacrime, una corre sul filo dell’emozione e del rimpianto trasportando l’altra nello stesso vortice. Goccia, compagna di vita, conduci le nostre vite verso nuovi orizzonti rimembrandoci ad ogni alba quello che siamo e che fummo. Vite trascorse correndo freneticamente, velocemente, tanto da non cogliere la voce ormai stanca di un bimbo, un tempo felice e oggi imprigionato.
Per qualcuno la fine del mondo è già arrivata da tempo, imprigionati nella matassa dell’indifferenza e dell’abitudine non hanno scampo. Per noi l’inizio di una nuova era avviene nel nostro cambiamento, sempre libero, sempre in continuo mutamento.
Se ho bisogno dell’altro? Certamente si, ma in maniera direttamente proporzionale a quanto l’altro ne ha di me.
Un giorno tutto questo finirà. E inizierò io.
L’uguaglianza non ha prospettiva.
Ci sono baratri da cui è difficile quasi impossibile uscire e a volte ci si trincea dietro una maschera di follia, dietro finti sorrisi e solo quella maledetta grande voglia di vivere ti aiuta ad andare avanti.
Una macchia nera in mezzo al mare, dilaga, si spande e copre ogni raggio di felicità. Un buco nero nell’anima dell’oceano, ormai cosi tanto oscuro da portar con se tutto, speranze, gioie, fantasie e due semplici lacrime, una corre sul filo dell’emozione e del rimpianto trasportando l’altra nello stesso vortice. Goccia, compagna di vita, conduci le nostre vite verso nuovi orizzonti rimembrandoci ad ogni alba quello che siamo e che fummo. Vite trascorse correndo freneticamente, velocemente, tanto da non cogliere la voce ormai stanca di un bimbo, un tempo felice e oggi imprigionato.
Per qualcuno la fine del mondo è già arrivata da tempo, imprigionati nella matassa dell’indifferenza e dell’abitudine non hanno scampo. Per noi l’inizio di una nuova era avviene nel nostro cambiamento, sempre libero, sempre in continuo mutamento.
Se ho bisogno dell’altro? Certamente si, ma in maniera direttamente proporzionale a quanto l’altro ne ha di me.
Un giorno tutto questo finirà. E inizierò io.
L’uguaglianza non ha prospettiva.
Ci sono baratri da cui è difficile quasi impossibile uscire e a volte ci si trincea dietro una maschera di follia, dietro finti sorrisi e solo quella maledetta grande voglia di vivere ti aiuta ad andare avanti.
Una macchia nera in mezzo al mare, dilaga, si spande e copre ogni raggio di felicità. Un buco nero nell’anima dell’oceano, ormai cosi tanto oscuro da portar con se tutto, speranze, gioie, fantasie e due semplici lacrime, una corre sul filo dell’emozione e del rimpianto trasportando l’altra nello stesso vortice. Goccia, compagna di vita, conduci le nostre vite verso nuovi orizzonti rimembrandoci ad ogni alba quello che siamo e che fummo. Vite trascorse correndo freneticamente, velocemente, tanto da non cogliere la voce ormai stanca di un bimbo, un tempo felice e oggi imprigionato.