Jean Cocteau – Morte
Dopo la morte dello scrittore, leggere il suo diario è come ricevere una lunga lettera.
Dopo la morte dello scrittore, leggere il suo diario è come ricevere una lunga lettera.
Tutto qui in basso è simbolo e ombra. Siamo convinti di vivere e siamo morti; crediamo di essere morti e stiamo vivendo.
Dicono che un giorno moriremo tutti, ma chi dice che non lo siamo già dentro?
Ecco, quando penso alla vita di mia madre, quando penso a tante vite di persone che conosco, mi viene in mente proprio quest’immagine – fuochi che implodono invece di salire in alto.
Sapessi quante volte sono morta dentro e nessuno è venuto al mio funerale!
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti… (Lettera sulla felicità)
Tutti gli uomini credono tutti gli uomini mortali, tranne se stessi.
Tutto qui in basso è simbolo e ombra. Siamo convinti di vivere e siamo morti; crediamo di essere morti e stiamo vivendo.
Dicono che un giorno moriremo tutti, ma chi dice che non lo siamo già dentro?
Ecco, quando penso alla vita di mia madre, quando penso a tante vite di persone che conosco, mi viene in mente proprio quest’immagine – fuochi che implodono invece di salire in alto.
Sapessi quante volte sono morta dentro e nessuno è venuto al mio funerale!
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti… (Lettera sulla felicità)
Tutti gli uomini credono tutti gli uomini mortali, tranne se stessi.
Tutto qui in basso è simbolo e ombra. Siamo convinti di vivere e siamo morti; crediamo di essere morti e stiamo vivendo.
Dicono che un giorno moriremo tutti, ma chi dice che non lo siamo già dentro?
Ecco, quando penso alla vita di mia madre, quando penso a tante vite di persone che conosco, mi viene in mente proprio quest’immagine – fuochi che implodono invece di salire in alto.
Sapessi quante volte sono morta dentro e nessuno è venuto al mio funerale!
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti… (Lettera sulla felicità)
Tutti gli uomini credono tutti gli uomini mortali, tranne se stessi.