Jean-Paul Malfatti – Abitudine
Quando smetto di scrivere, impazzisco o quasi. Ho la sensazione che le mie dita continuano a digitare parole immaginarie nel vuoto di una tastiera invisibile che esce dal nulla e ritorna nel nulla.
Quando smetto di scrivere, impazzisco o quasi. Ho la sensazione che le mie dita continuano a digitare parole immaginarie nel vuoto di una tastiera invisibile che esce dal nulla e ritorna nel nulla.
Esiste una rabbia che non ha niente a che vedere con la cattiveria. È il ruggito di chi sta proteggendo le proprie fragilità.
L’abitudine rende la vita inerte e le giornate piovose anche se sono soleggiate.
Faccio fatica a spiegarmi il perché tanta gente si accontenta dell’orizzonte quando è consapevole che,…
“Io” sono un’eremita incorreggibile!
Tutti valiamo qualcosa. C’è chi vale la pena, chi vale oro e poi c’è chi vale come i soldi falsi, niente.
La paura di cedere e cadere ti ha messo con le spalle al muro.Serri i pugni per non far scappare quella maledetta carezza.Le tue labbra sono chiuse, per non sussurrare quelle parole, perle di felicità o frecce avvelenate.Il cuore batte al ritmo alternato dell’amore e della rabbia.Lo stomaco si ribella e la tua anima strilla.Ma il tuo feroce orgoglio lascia che la tua vita si trasformi in ombra. In quell’ombra riderai e ballerai; mangerai e festeggerai, ti vanterai di quanto tu sia stato forte appoggiato a quel muro.Il sapore amaro del ricordo diverrà abitudine e lo porterai come un fardello, di cui non sentirai più il peso.