Jean-Paul Malfatti – Abitudine
Quando smetto di scrivere, impazzisco o quasi. Ho la sensazione che le mie dita continuano a digitare parole immaginarie nel vuoto di una tastiera invisibile che esce dal nulla e ritorna nel nulla.
Quando smetto di scrivere, impazzisco o quasi. Ho la sensazione che le mie dita continuano a digitare parole immaginarie nel vuoto di una tastiera invisibile che esce dal nulla e ritorna nel nulla.
Mi reputo abbastanza paziente anche con chi non se lo merita. L’unico problema è che a volte la mia pazienza lo è molto meno di me.
La gente che non crede nell’amicizia disinteressata e senza tornaconto è solita dire che il vero amico è la grana che si ha in tasca. Allora mi viene da pensare che forse sia meglio indossare abiti senza tasche e mettere il portafoglio nel cuore.
La troppa pienezza di sé porta all’intransigenza e, insieme ad essa, ad un’intolleranza senza limiti…
Dovresti smetterla di usare il condizionale per quello che vuoi.
La sola abitudine che si deve lasciar prendere al bambino è di non prenderne nessuna.
L’abitudine è una grande maestra, ma non si insegna niente di buono se non agisce insieme alla ragione.