Jean-Paul Malfatti – Abuso
È dall’adolescenza che mi fuma il cervello nel cercare di capire perché ai falsi moralisti e agli pseudo-virtuosi piace farsi i cazzi altrui piuttosto che i propri.
È dall’adolescenza che mi fuma il cervello nel cercare di capire perché ai falsi moralisti e agli pseudo-virtuosi piace farsi i cazzi altrui piuttosto che i propri.
Un’altra notte si avvicina ed ora il mio cuore ti sta chiamando per nome e mi è già venuta voglia di baciarti, di accarezzarti, di sentire le tue mani, la tua bocca su di me fino a mozzarmi il fiato, sino a “morire” di te!
Quelli che accusano sempre gli altri di sentirsi superiori è perché loro si sentono inferiori e vorrebbero essere all’altezza.
L’inganno delle belle parole è l’inganno che fai a te stesso!
Perché scrivo…Scrivere, per me, è aprire i cassetti della memoria, dove ho riposto tante cose, nonostante la mia giovinezza… Scrivere mi fa molto spesso fuggire da questo mondo crudele e caotico senza morire… Un mondo troppo materialista, fatto di apparenza ed esteriorità, in cui si è, soltanto se si ha qualcosa… Un mondo indifferente ed egoista che non da più speranze e futuro a noi giovani… Un mondo che non ha nessun rispetto né per gli anziani, né per la salute, né per la natura. E, prima di finire, faccio mie le parole di Luca de Pieri: “Sono giovane e pieno di entusiasmo e scrivere per me è un modo per fare uscire le emozioni e le sensazioni che ho dentro; per questo motivo mi definisco più un paroliere che un poeta…”
Un uomo non è un uomo solo perché ha un paio di polpette e una crocchetta premute tra le gambe. Un uomo è un uomo quando ha il coraggio di staccarsi dal suo ossessivo e sfrenato maschilismo, una vanità e una presunzione smisurate che non servono a nient’altro che ingigantire la sua insensibilità e la sua aggressività, soprattutto verso le donne e i bambini.
Tra gli uomini, non c’è nessuno che possa vantarsi di essere più intelligente dell’altro visto che, in virtù della nostra incalzante ignoranza, l’intelligenza è passata ad essere un attributo degli animali, e non più degli umani.