Jean-Paul Malfatti – Religione
Il credere non è un bisogno, è semplicemente un “sentire”. Le nostre credenze vertono su ciò che “crediamo” meglio per noi stessi.
Il credere non è un bisogno, è semplicemente un “sentire”. Le nostre credenze vertono su ciò che “crediamo” meglio per noi stessi.
Si arriva a credere nel bene solo dopo aver conosciuto il male.
Lo spirito, che troppi chiamano anima, è per il corpo fisico quello che l’autista è…
Ell’è tanto utile cosa questa pace! Ella è tanto dolce cosa per questa parola pace, che dà una dolcezza alle labbra! Guarda el suo opposito, a dire guerra! È una cosa ruvida tanto, che dà una rustichezza tanto grande, che fa inasprire la bocca.
Sono un inguaribile allergico alle ingiustizie, ma non sono nato per diventare un eroe morto. Fuori dalla bara riesco, non solo a combattere in memoria dei morti, ma addirittura e soprattutto per la vita dei vivi, tra i quali anch’io mi annovero.
Non è volontà di Dio che l’anima si turbi di qualcosa e che soffra tormenti: se essa nei casi avversi del mondo soffre, ciò accade per la debolezza della sua virtù, poiché l’anima del perfetto si rallegra in ciò in cui si affligge quella di un imperfetto.
Se Dio si vuole suicidare, ahimè, non si può fermare.