Jean-Paul Malfatti – Stati d’Animo
Il venerdì, prima di sera, a volte mi stressa a tal punto da quasi odiarlo. Ma poi arriva quel tanto aspettato happy hour che mi salva e mi fa amarlo ancor di più.
Il venerdì, prima di sera, a volte mi stressa a tal punto da quasi odiarlo. Ma poi arriva quel tanto aspettato happy hour che mi salva e mi fa amarlo ancor di più.
Cosa significa per te vivere? Mangiare senza paura di ingrassare. Avere accanto la persona che si ama. Sdraiarsi sul prato senza pensare che il terreno sottostante è inquinato. Guardarsi allo specchio e piacersi. Fidarsi senza aspettarsi di esser traditi. Mettere al mondo un figlio senza preoccuparsi di un mondo che lo distruggerà.
Disperatamente cerco questo equilibrio tra mente e spirito, anima e corpo, cuore e intelletto. Come un funambolo cammino, barcollo, sempre in procinto di cadere. La mia vita è in bilico, tra la terra e il vuoto. I miei sogni alimentano la mia realtà, ma se cado chi mi rialzerà?
Ci sono giorni in cui non mi va di camminare per strade deserte, perché mi infastidisce anche solo sentire il rumore dei miei passi.
A volte ci si sente come una piuma in balia di un soffio di vento. Cullati ma senza sapere quale sia la destinazione.
Amo la mia solitudine più degli uomini. Fa meno male sentirsi soli anziché essere un effimero trastullo tra i grovigli dell’indegno.
Non mi sento affatto vuota, anzi, sono piena. Mi sento piena. La testa piena di cose che non ho detto. Mi sento piena di te e non riesco più a trattenerti dentro. Piena di rabbia e tristezza. Così piena che mi sento allagare dentro. Eppure mi è sempre piaciuto essere piena. Avrei voluto continuare ad essere piena di sorrisi, anche piena di pianti ma di gioia, piena di felicità, piena di abbracci, con gli occhi pieni di qualcuno. Invece mi ritrovo gli occhi pieni di lacrime.