Jean-Paul Malfatti – Tristezza
Quant’è triste la tristezza che a volte mi assale e che scaccio con tutte le mie forze… Viene accompagnata da ricordi che mi pareva avessi ormai seppellito ma che, anzi, sono ancora presenti e vivi in me.
Quant’è triste la tristezza che a volte mi assale e che scaccio con tutte le mie forze… Viene accompagnata da ricordi che mi pareva avessi ormai seppellito ma che, anzi, sono ancora presenti e vivi in me.
Se ci fosse una formula matematica per far luce sui misteri dell’amore, uno degli antichi pitagorici l’avrebbe senz’altro scoperta e dimostrata più di due millenni fa.
Siamo elastici del dolore, fasce di cuoio che abbracciano massi insostenibili.Fuori dal dolore saremo pesci a branchie spalancate, lasciati morire facendo boccacce al mondo.
Piangi. Per sfogarti, per liberarti del dolore che hai dentro. Per cercare di non fare più tue le sofferenze. Per cercare di essere più leggero. Per non avere sensi di colpa. Per far si che il futuro sia migliore del passato. Piangi. Però una volta fatto scordati delle lacrime passate. Scordati del perché l’hai fatto. Perché una volta tolte non sono più tue.
Un giorno smisi di fare la guerra al mondo ed iniziai con me stessa.
Quanto dolore, quando una scelta davanti i tuoi occhi, prospetta un futuro diverso da quanto fortemente desiderato per anni, ma questo momento cosi difficile scalfirà una goccia di tristezza nel cuore, che unita alla pazzia del momento mi farà capire con l’esperienza quanto ho sbagliato.
Se l’anima soffre… il corpo, lentamente decade e muore.