Jean-Paul Malfatti – Vita
Nella corsa per la vita tutti vogliamo far il ruolo del cane o, perlomeno, quello del gatto, ma essa ci coarta a fare anche quello del topo affinché scopriamo e, magari, capiamo qual è il vero spirito del gioco.
Nella corsa per la vita tutti vogliamo far il ruolo del cane o, perlomeno, quello del gatto, ma essa ci coarta a fare anche quello del topo affinché scopriamo e, magari, capiamo qual è il vero spirito del gioco.
Ora che ho provato sulla mia pelle so solo una cosa: il dolore è dolore.Il dolore è dolore e non esiste alcuna risposta su cosa farne. Una malattia da cui bisogna guarire. Una malattia dell’anima che divora chi la indossa, come fosse un mantello nero che separa se stessi dal mondo, dalla gioia di un istante, dalla meraviglia della vita, dai misteri dei cuori degli uomini.
Siamo sempre ad aspettare l’occasione giusta che ci porti al di la di ogni comprensione, sensazioni e sentimenti contano al di fuori di ogni dubbio o ragione, spesso valutiamo non dando ascolto alla realtà, cerchiamo di sorvolarla senza calcolare alcun rischio, quello che voglio è solo essere libero di fare ciò che mi piace senza pensare ai contro, ma solo ai pro. Mi faccio trasportare dai sogni, cercando di ricordare i momenti in cui non esistevano barriere ma solo strade da conoscere e percorrere senza sapere cosa ci sia dietro l’angolo, dobbiamo essere sempre in cerca di una condizione migliore che ci porti a scoprire nuove strade.
Sbaglierò, ma non invidio chi dice che non sente il bisogno dei propri spazi. Temo che semplicemente non sappia come riempirli.
Non possiamo vivere tutta la vita sperando in qualcosa che sappiamo che non si realizzerà mai. Smettiamo di sperare e attiviamoci per realizzare i sogni che si possono realizzare. Ecco! Un altro proverbio che dice: La speranza è sempre l’ultima a morire. Trovo che sia una giusta affermazione e trovo che sia vero, ma è anche vero che non sempre si riesce ad avere speranza, forse ci sono alcune situazioni troppo difficili per noi. Per che quando i sogni non si possono realizzare è si soffre, e tantissimo. Ma bisogna continuare a lottare a lottare, Ma poi dipende molto anche cosa si vuole e dalla vita, lottare per le cose più semplici non lottare per quelli sbagliati per che se non si avverano allora ci si resta molto male e ci ritroviamo con gli anni a dire “che cosa ho fatto in tutta questa vita”, niente.
Siamo il risultato dell’universo che cerca di comprendersi, la vedo di difficile comprensione, ma questa è la mia idea della nostra collocazione nel cosmo.
Io non sono pessimista come dicono tutti sul mio conto. È solo che la vita mi ha insegnato che se sogni troppo, ti fai troppo male, poi.