Joe Martini – Tristezza
La mia incomprensibile felicità malinconica. Idioma che non si può tradurre.
La mia incomprensibile felicità malinconica. Idioma che non si può tradurre.
Sei sola, eppur hai scelto tu questa tua solitudine, l’hai voluta tu, si vero l’hai scelta tu, perché? Quante volte te lo sei chiesta? Hai dimenticato! Palese è la risposta, forse, solo forse perché eri stanca stanca d’essere in compagnia e sentirti egualmente sola!
Bisogna essere felici solo quando lo sono gli altri.
Non ricordare, perché se ricordi piangi.
Dalla mia ultima delusione ho imparato che è meglio credere a chi le cose te le dimostra con i fatti che non da fiumi di parole sparate al vento.
La bellezza è insuperabile, quando mette la “griffe” dell’umiltà.
Non capisco più nulla. Ho 19 anni, dovrei essere libera come una splendida farfalla di librarmi nell’aria, invece vegeto piangendo in un letto, con il cuore sofferente e pieno zeppo di ricordi.