Johann Gottlieb Fichte – Destino
Noi agiamo perché conosciamo, ma conosciamo perché siamo destinati ad agire; la ragion pratica è la radice di ogni ragione.
Noi agiamo perché conosciamo, ma conosciamo perché siamo destinati ad agire; la ragion pratica è la radice di ogni ragione.
I molti errori commessi nella mia vita, da semplici a complessi, scriveranno il libro della mia esperienza, che all’epilogo sarà troppo tardi per disporne, ma nella prossima vita saranno il mio tesoro più grande.
Come avrai seminato così raccoglierai.
Sai di essere sul treno giusto solo quando sei partito.
Anche chi non vorresti in un modo o nell’altro entra a far parte delle tua vita. Seppur può farlo solo di riflesso.
Odio, odio, odio in ogni dove, negli angeli che vogliono l’immortalità, in Dio che vuole aumentarla nei Figli, nei santi che vogliono convertire e inglobare nel Mondo sempre più spirito per renderlo splendido e eterno. Odio in ogni dove, oltre l’umano.
Chi può sapere quando il suo mondo sta per cambiare? Chi può dire, prima che succeda, che ogni esperienza precedente, tanti anni, sono stati una preparazione inutile. Immaginatevi un vecchio quasi analfabeta in lotta contro una lingua nemica, un ragazzino esausto in lotta contro il sonno. E tra loro nient’altro che le parole di un altro straniero, faticosamente tradotte dal suono natio in quello di una parlata aliena. Chi avrebbe potuto sospettare che il mattino seguente si sarebbe risvegliato un bambino diverso? Io ricordo solo la battaglia per respingere la stanchezza. Una settimana dopo non mi ero ancora reso conto di quello che era successo quella sera, delle porte che si erano definitivamente chiuse e di quelle che si erano spalancate. Forse avrei dovuto intuirlo, o forse no; chi è in grado di avvertire la rivelazione nel vento?