Johann Wolfgang Goethe – Guerra & Pace
Io sono un figlio della pace e voglio aver pace in eterno con tutto il mondo, dato che finalmente l’ho conclusa con me stesso.
Io sono un figlio della pace e voglio aver pace in eterno con tutto il mondo, dato che finalmente l’ho conclusa con me stesso.
Per prima cosa stai in pace con te stesso, poi potrai pacificare gli altri.
Regna la pace solo laddove a parlare è il cuore.
Se Amore ispirò mai un uomo innamorato, nel modo più gradevole e giocondo a me questo fu dato.
I cattivi hanno offerto di più, le pallottole sono per loro, una vecchia propone un’ora al camino fiaba e vino di fuoco compresi nel prezzo, trenta denari in un sacchetto di pelle. Uno per volta, dalle dieci alle dieci, la fiamma acconsente, percepisce un compenso in legna di quercia, io e le mie trenta bottiglie di grappa siamo pronti a reagire, ho un accordo speciale, solo quando saranno vuote le potrò utilizzare per lanci sbagliati su giusti obbiettivi, “senza morto ferire”.
La pace nel mondo è una questione di pace di noi con noi. Infatti un mondo fatto di persone in pace con se stesse mancherebbe di presupposti per fare la guerra.
Se l’esercito fosse adoperato per combattere più la mafia, più tosto che le piattaforme petrolifere, quest’oggi molte vittime innocenti sarebbero risparmiate e l’uomo aver così raggiunto una valida conquista di pace…