Johann Wolfgang Goethe – Sogno
E il raggio di sole del passato brillò al mio pensiero, come un sogno di pascoli e prati o d’onori e di gloria sorride al prigioniero!
E il raggio di sole del passato brillò al mio pensiero, come un sogno di pascoli e prati o d’onori e di gloria sorride al prigioniero!
Ho bisogno di un sogno, che possa squillare di gioia.
L’uomo intelligente trova ridicolo quasi tutto, l’uomo sensato quasi nulla.
C’era una volta o forse ancora c’è. C’era un sogno racchiuso in un cassetto, era intriso d’illusioni, d’emozioni, li chiamavo desideri ed ora con il tempo sono divenuti sogni svaniti. C’era una volta ma ancora c’è una donna che crede all’amore, e guardandoti, sa che esiste nei tuoi occhi. C’era una volta o forse ancora c’è ed è nascosto dentro di te.
Tutti noi dovremmo avere un rifugio segreto a tenuta stagna dalla realtà, all’interno del quale i nostri sogni possano riecheggiare.
Troppi sogni ci passano tra le mani e non riusciamo a realizzarli. Troppo tempo passiamo a stare male per chi non ci vuole, mentre la fuori molti inviti vengono rifiutati. Troppo silenzio in queste vite dove dovrebbe regnare il caos. Troppa poca speranza, forza e voglia di crederci, quando invece non dovrebbero mai mancare. Purtroppo dirlo è semplice, ma affrontarlo, metterlo in pratica e realizzarlo è tutta un’altra cosa!
Sto sognando, e non ho voglia di svegliarmi! Cosa? Ovvio! Sto sognando che esiste l’amore, e, per favore non svegliatemi!