John Dryden – Religione
Iddio non creò l’opera Sua perché l’uomo la correggesse.
Iddio non creò l’opera Sua perché l’uomo la correggesse.
Credere in un Dio per ambire alla ricompensa di un ipotetico paradiso non è altro che un mero scambio di voti.
La luce del sole è l’ombra di Dio.
In Persia, le sue uniche altre uscite avevano portato la donna inglese a un teatro coperto dove si mettevano in scena solo rappresentazioni religiose. Durante il primo inverno aveva assistito a una di queste storie sacre. Alcuni cammelli fungevano da cavalleria per le schiere celesti, un ragazzo coperto da un velo faceva la parte di una fanciulla morente, e l’arcangelo Gabriele sembrava un cortigiano, tutto coperto di lustrini com’era. Ma guardando quello spettacolo pacchiano dalla galleria soffocante proprio sopra il palcoscenico aveva provato una sensazione curiosa: era stato come entrare nel sogno di qualcun altro. I simboli appartenevano a una religione diversa, la la trama era perfettamente familiare. I personaggi erano sconosciuti, ma la storia era la stessa. Era la vecchia storia di sacrificio e risurrezione, l’infinita storia d’amore del mondo.
Lo spirito è l’anima di una persona, il suo cuore è la sua testa, insieme creano quello che sei. Poi la vita ti plasma e soltanto chi resta immutato sarà un dono che Dio fa all’umanità.
Perché si goda dell’amore di Dio bisogna riconoscere e pentirsi dei propri torti.
L’uomo è certamente pazzo: non sa fare un verme e fa Dei a dozzine.