John Osborne – Libri
Anche il libro peggiore ha una pagina buona: l’ultima.
Anche il libro peggiore ha una pagina buona: l’ultima.
Scrivere è come guardare una donna mentre dorme accanto a te cercando di capire cosa sogna per essere felice , mentre provi ad immaginarlo
Pensava alla parola che Edgar aveva usato, “realtà”, all’idea di riuscire a staccarsi dagli interessi e dai sentimenti degli altri e diventare puro sguardo. Avrebbe saputo vedere Edgar in quel modo? E sarebbe stata la verità? Si sporse dal materasso per spegnere la sigaretta. Adorava dormire con lui sotto quella coperta ruvida. Adorava svegliarsi al mattino e trovarlo ancora vicino a lei.
I libri di cui ci innamoriamo sono quelli che sembrano scritti e pensati per noi, le cui parole riescono a mettere in ordine i frammenti di pensieri che ci mescolano l’esistenza. I libri migliori sono quelli che non ci dicono niente di nuovo ma che illuminano quello che già sappiamo e ciò che siamo.
A volte il modo per capire la mente è interpretare i segni del corpo.
Non conta se porti la divisa o meno per meritare rispetto. Chi merita rispetto sarà rispettato, chi non lo merita può indossare tutte le divise che vuole, il mio rispetto non lo avrà.
Era un Edward diverso da quello che avevo conosciuto. E ciò aumentava la mia infatuazione. A quel punto, separarmi da lui, sarebbe stato un dolore fisico.