Jonathan Ciurlanti – Morte
Chi filosofa e medita sulla propria morte, riuscirà a contrastare minimamente il potere di quest’ultima.
Chi filosofa e medita sulla propria morte, riuscirà a contrastare minimamente il potere di quest’ultima.
I suicidi sono solo degli impazienti.
Veniamo al mondo nudi per poi ripartire in giacca e cravatta. Che bizzarro l’uomo!
Da quando ho imparato a morire, riesco a vivere senza paura.
In quanto al morire non ci penso proprio, perché mai dovrei privare del mio genio l’umanità? Per far piacere a persone il cui passatempo più intelligente consiste nell’arrotolare caccole nasali davanti ad un programma trash della De Filippi? Diamine, meglio vivere.
Quella sensazione di sangue pesante e denso nelle vene, quel dolore di cuore che impetuoso riflette la mia anima opaca, oggi è un altro giorno senza di te, donerei millenni per poter stare di nuovo un ora tra le tue braccia nonna.
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.