Jonathan Ciurlanti – Sogno
Attendo la morte del giorno con ansia per tuffarmi nel mondo irreale dei sogni.
Attendo la morte del giorno con ansia per tuffarmi nel mondo irreale dei sogni.
I giovani escono dall’università e non trovano lavoro. I vecchi raggiungono l’età della pensione senza avere denaro sufficiente per vivere dignitosamente. Gli adulti non hanno tempo per sognare-dalle otto del mattino alle cinque del pomeriggio lottano per mantenere la famiglia, per pagare le rette scolastiche ai figli, affrontando le innumerevoli fatiche che conosciamo e che si riassumono nell’espressione “la dura realtà”.
È quando riesco a sognare su questa terra che sono in grado di parlare col cielo.
In realtà non siamo riconoscenti verso quelli che ci permettono di realizzare i nostri sogni perché li fanno crollare.
Io quali siano i miei sogni lo so, cosa cerco lo so, Io so di cosa ho bisogno e so cosa merito. Non mi accontenterò, l’ho promesso a me stessa che non mi sarei accontentata più. Ora voglio essere felice!
Ciascuno di noi è dotato della propria personale macchina del tempo. I “ricordi” che ci riportano nel passato ed i “sogni” per proiettarci nel futuro. La macchina del tempo è sempre in funzione. Perché il presente è il tempo che meno amiamo vivere.
L’Universo è così grande e la forza divina così generosa che volevano entrambi donarci tutte le possibili realtà insieme. Così si sono inventati i sogni, per darci l’opportunità di metterci in contatto con tutte le nostre vite parallele. Se è così, i nostri “noi” delle altre dimensioni sognano proprio di questa stessa nostra esistenza. Dunque, fai della tua vita il meglio perché tu possa regalare agli altri mille “te” sogni splendidi, senza incubi.