Jonathan Swift – Matrimonio
La ragione per cui così pochi matrimoni sono felici è che le fanciulle passano il tempo facendo reticelle, e non delle gabbie.
La ragione per cui così pochi matrimoni sono felici è che le fanciulle passano il tempo facendo reticelle, e non delle gabbie.
Invece di chiederci se c’è un’altra/o, forse dovremmo chiederci perché non ci siamo più “noi”.
Le mogli ci ispirano grandi cose, il guaio è che non ci permettono di conseguirle.
Ci si può sposare per aver trovato la persona giusta o, perlomeno, perché si pensa di aver trovato la persona giusta; ma il più delle volte ci si sposa perché non si spera più di trovarla.
Arrivare con la propria unica moglie a baciare pronipoti è iper-gratificante.
Cosa fareste se scopriste che l’amante di vostra moglie la tradisce con un’altra?
Perché la donna che diceva di amarmi aveva lasciato che la sua insoddisfazione mettesse artigli e lunghi denti e diventasse il mostro che poi ha finito per dividerci, invece che semplicemente e naturalmente rendermene partecipe? Perché non ci si capisce mai davvero? Perché ci si ama, si arriva a sentirci un tutt’uno con l’altra persona, come se davvero fossimo due metà di un unico insieme e poi un niente, un nonnulla o un nessuno, bastano per separarci di nuovo e farci tornare due unità separate, due sconosciuti, due ricordi, come se l’altro fosse soltanto una vecchia canzone che ci piaceva e che abbiamo a lungo ascoltato in un tempo lontano, ma di cui oramai ricordiamo a stento il ritornello?