Jorge Luis Borges – Felicità
Ho commesso uno dei più grandi errori che l’uomo su questa terra possa commettere: non sono felice. Essere felici dovrebbe essere un dovere, ma raramente viene rispettato.
Ho commesso uno dei più grandi errori che l’uomo su questa terra possa commettere: non sono felice. Essere felici dovrebbe essere un dovere, ma raramente viene rispettato.
La felicità è un bene raro quanto prezioso, di cui tu mi hai fatto dono il giorno in cui, per caso, ci siamo incontrati.
La differenza tra gioia e malinconia risiede in noi. Prova a pensarci. La vita è una ragione per essere felice, gli amici lo sono, la persona amata lo è, i figli lo sono, ogni persona cara è felicità. Tutti noi ne siamo provvisti, i più continuano a cercarla non accorgendosi che è sempre stata li a portata di mano. La felicità è fatta di attimi, anche piccolissimi, l’errore più grande che possiamo fare è pensare di imprigionarla, non ci appartiene e non ci apparterrà mai, è come un’ape che si posa su di un fiore un attimo, per poi riprendere il suo volo sul fiore successivo.
Nessuno ha il diritto di distruggere la tua felicità, nessuno deve permettersi di danneggiarla, combatti sempre per difenderla e mantenerla viva e soprattutto non dare soddisfazione a chi vorrebbe vederti triste.
Non tutti sanno sorridere, spesso ci si sente degli idioti pieni di difetti in mostra, i denti, la faccia, gli occhi, l’espressione. Dobbiamo imparare a sorridere, anche da soli, anche per strada. Imparare a sembrare dei cretini, ma a non sentirci tali.
Probabilmente la felicità non è solo amore, ma sicuramente la felicità non è senza Amore.
La leggiadria di un volto risplende della luce di un sorriso. Il sorriso sincero è una carezza del cuore.