Jorge Luis Borges – Stati d’Animo
Finché dura il pentimento, dura la colpa.
Finché dura il pentimento, dura la colpa.
Io non solo non mi sento migliore di nessuno, ma prima di permettere a qualcuno di farmi sentire peggiore ci penso. Soprattutto se chi vuol farmici sentire è qualcuno che di “migliore” non ha niente.
Tutto sarà o sembrerà davvero nuovo solo il giorno in cui smetteremo di invecchiare.
La frustrazione che si prova nascondendo la propria ispirazione in fogli sparsi in una stanza, non è paragonabile al rischio del fallimento. Quindi meglio tentare, rattristarsi, che essere infelici per il resto della vita.
Ti chiederai spesso cosa hai sbagliato per meritare magari di esser tradita e ferita da chi più ti fidavi. Bhè, sappi che se c’è qualcosa di sbagliato non sei certo tu, ma la sincerità e la scarsa onestà di colui che ti ha tradito.
Identità rarefatta. Dispersione. Sospensione. Limbo. Episodi di deragliamento del pensiero. Diagnosi improbabile. Succede questo a non definirsi con tratti netti e marcati, con il nero che imbratta il bianco e lo deturpa irrevocabilmente, irrimediabilmente. Tra lo stare ed il non stare, ci sono io a dirimere il traffico: i pedoni a destra, i cingolati a sinistra e poi, tutti in fondo, verso la cassa toracica allestita a garage sotterraneo, ché tutti lì andate a finirmi, tra l’esofago strozzato, i polmoni in asfissia ed il cuore rattrappito.
È questione di continuare a cercare, con le mani in tasca e il vento amico ad accarezzare il prossimo sorriso che si affaccerà.