Joseph Addison – Tristezza
L’infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
L’infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
A volte mi stupisco di quanto sono brava a fingere che vada tutto bene.
Se piangere fa bene allora sono sana come un pesce. Se le batoste fanno crescere il mio livello di maturità è altissimo. Se donare fiducia e amore senza pretendere è un atto di umiltà allora potrebbero farmi Santa! Non imparerò mai io… non imparerò mai! Tutto si impara nella vita, ma non a non soffrire! Questo non si impara e non si imparerà mai!
Sarebbe bello che chi ci ha fatto soffrire si sentisse sferzare continuamente la faccia con pensieri che sono pietre, avvertisse il desiderio ardente che è un coltello conficcato dentro, la paura che è unica custode dei nostri passi, l’ansia che ci fa ombra, la rabbia che è nostra gabbia. Sarebbe bello far provare loro tutto questo!
Se servisse versare lacrime per ragion di pace nel fiume mio, io piangerei, ma del mio fiume ormai vi è rimasto solo il letto.
Le incomprensioni delle persone care sono le peggiori sofferenze della vita.
Urla che non udrai mai scaturiscono come cascate nella mia testa. Maschera imperterrita stampata nel viso, e quel sorriso che nasconde l’insana voglia di scappare. Continuo a guardarmi attorno, e l’unica cosa che riconosco è un viso sconosciuto nel finestrino. Il mio viso.