Jovanotti (Lorenzo Cherubini) – Felicità
Vedo gli occhi di una donna che mi ama e non sento più bisogno di soffrire.
Vedo gli occhi di una donna che mi ama e non sento più bisogno di soffrire.
Tornerò fingendo perché ho scelto la mia felicità in cambio della tua, solo che non te lo dirò mai.
Le persone importanti sono quelle che vogliono la tua felicità.
Esiste un modo giusto o sbagliato di essere, non sono bravo a fare un augurio, ma di una cosa sono convinto Ridete sempre.Gli altri se ne accorgeranno, chi ci tiene a te ne è felice e a chi no rimane l’invidia. A voi costa poco mostrare felicità. Quindi fate un buon proposito, smettete di contare i sorrisi che siete in grado di donare.
Si può essere felici, e basta poco. Fidati. Bastano un pennello e un tocco di colore, come una zolletta di zucchero da sciogliere lenta in bocca. Basta un sorriso che scenda su di te come miele. Basta respirare, sfiorare, sentire la pelle di chi ami. Sentirne l’odore, addosso e dentro te. Basta sfogliare un libro che hai amato tanto, che ti ha smosso qualcosa di morbido e delizioso dentro. L’odore dei biscotti rende felice, il sorriso sincero di un bimbo, un sassolino gettato in fondo al mare, come una promessa.
Prima di rendere felice una persona devo rendere felice me stesso.
Felicità, improvvisa vertigine, illusione ottica, occasione da prendere, parcheggiala senza frecce o triangolo, tutti dormono già e si è spento il semaforo. Ieri a te, oggi io sono il prossimo, quanto durerà, io lo chiedo agli altri ma si vede che c’era un filo invisibile, se n’è andata via, resta la scenografia.