Juliet Mitchell – Uomini & Donne
La “libertà” della casalinga sta […] nel suo isolamento.
La “libertà” della casalinga sta […] nel suo isolamento.
Amo la donna, i suoi repentini sbalzi d’umore, la sua fragilità, la sua caparbietà, la sua eleganza, la sua originalità, il suo modo di essere donna.
Tutte siam cresciute con l’idea del principe che giunge, un bel giorno, rapendoti su di un cavallo bianco. E il principe arriva, un “principe un po’ distratto”, a cavallo su di una moto, o coi piedi malamente piantati in terra. Un principe senza portafoglio ma con un sorriso che “muove qualcosa dentro”. E come castello ti offre le sue mani da stringere, la sua spalla su cui poggiarti nei momenti difficili; e non offre viaggi ma tanti sogni. E ti regala un finale ancora da scrivere, “a due mani”.
Ti accorgi di una persona veramente speciale, quando riesce a rendere tale anche te.
Ogni notte vado a dormire e dico domani non ci penso più, basta! Ma poi la mattina il primo pensiero è sempre lui.
Non è certo una esagerazione dire che tutte le forme ricreative in gruppi misti nella classe media sono fondate su forme più o meno larvate di amoreggiamento adulterino. Le coppie sposate che in queste circostanze stanno troppo assieme sono spesso criticate.
Soggetti che di “misterioso e affascinante” hanno solo il buco nero nella scatola cranica lasciato dall’ultimo neurone, autolicenziatosi per disperazione e carenza di contributi.