Julietta Moranduzzo – Sogno
Fu l’ultimo raggio di sole, poi il giorno si spense scivolando nella notte. Scivolarono anche i pensieri, nei caldi bagliori di una luna, che curiosa occhieggiava dalle finestre dei sogni.
Fu l’ultimo raggio di sole, poi il giorno si spense scivolando nella notte. Scivolarono anche i pensieri, nei caldi bagliori di una luna, che curiosa occhieggiava dalle finestre dei sogni.
Non seguire fanaticamente i tuoi sogni, lasciali liberi e fatti trascinare nella magia. Scoprirai quanto ancora sei rimasto bambino.
Leggere le favole, raccontare i sogni, inventare un mondo che non c’è, perché quello sguardo negli occhi di un bambino si illumini di speranza e di orizzonti, perché possa addormentarsi contento, perché, e lo sai, ascoltandoti, ci credi un po’ anche tu e il mondo ti sembra più vivibile, ti sembra quasi di poter trovare quella tasca segreta che nasconde il senso della tua vita, che conserva il vero grande amore che hai sempre cercato, quella tasca segreta nella quale ti infileresti volentieri per non uscirne più.
Avevo in tasca un portafoglio pieno di sogni, peccato che sapevo già che la realtà me l’avrebbe scippato.
Il corpo di notte riposa, ma l’anima inizia il suo viaggio nei mondi inesplorati dei sogni, dove tutto è incomprensibile, ma realizzabile!
Siamo fiumi che sognano il mare.
… e ogni giorno mi vesto dei miei Sogni… In tal modo possono viaggiare con Me e seguirmi ovunque… Adoro averli sempre a portata di Mente e di Pensiero.