Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Abuso
La costrizione è uno specchio in cui chi si riflette a lungo vedrà l’essenza più profonda del suo io che cerca di suicidarsi.
La costrizione è uno specchio in cui chi si riflette a lungo vedrà l’essenza più profonda del suo io che cerca di suicidarsi.
I crimini che può commettere l’essere umano sono innumerevoli, ma credo che tra tutti ce…
Il silenzio dell’invidioso fa troppo rumore.
Ognun per se, Dio per semani che si stringono tra banchi delle chiese alla domenicamani ipocrite. Mani che fan cose che non si raccontanoaltrimenti le altre mani chissà cosa pensano: si scandalizzano!.Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani liscecome olio di ricino. Mani che brandiscon manganelliche farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli.Quelli che “la notte non si può girare più”,quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tivù.Che fanno i boss, che compran class, che son sofisticatida chiamare i Nas, incubi di plastica.Che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingarama l’unica che accendono, è quella che dà lorol’elemosina ogni sera, quando mi nascondosulla faccia oscura della loro luna nera.
Se guardi il cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non cercare calore, non è freddo ma è solo amore.
Tutto ciò che cerchiamo di possedere, alla fine perisce sempre tra le nostre mani.
Quello sguardo pieno d’odio.Quelle parole dure, volgari.Quei gesti veloci e nevrotici.Come ti potrò mai perdonare!Stavolta mi hai fatto davvero male.