Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Comportamento
Il silenzio dell’invidioso fa troppo rumore.
Il silenzio dell’invidioso fa troppo rumore.
Non faccio mai eccezioni. Un’eccezione dimostra la falsità della regola.
Qualcuno mi considera asociale perché non mi siedo mai al tavolo dei pettegolezzi.
Se non sei folle e ribelle questa vita non te la godi.
Mi piace dialogare con persone che sanno equipararsi e non urlare, soprattutto che non siano…
Parole e pensieri. Ossia l’ipocrisia regna sovrana. Visita al capufficio ricoverato in ospedale: “caro dottore, la vedo ristabilita, l’attendiamo il più presto possibile in ufficio.” Mi sembra più morto che vivo, meno male così si può finalmente respirare in ufficio. Auguri di compleanno alla zia, ricca e taccagna: “auguri, cara zietta, cento di questi giorni.” Si, proprio cento giorni ma non uno di più, così finalmente ci pappiamo il patrimonio che hai accumulato. Al condomino del terzo piano: “condoglianze signor Antonio, mi dispiace veramente molto per sua moglie così brava, giovane e gentile.” Finalmente, era ora, così la vecchia megera potrà fare i suoi dispetti da un’altra parte. La lista sarebbe chilometrica, anzi senza fine. Ognuno ci aggiunga parole e pensieri propri.
Per i più deboli accettare passivamente le regole e le convenzioni sociali significa rassegnarsi ad essere sfruttati dai più forti.