Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Verità e Menzogna
E che cos’è la verità pronunciata se non l’ombra della verità che è inespressa?
E che cos’è la verità pronunciata se non l’ombra della verità che è inespressa?
E diceva la verità, perché di fatti Levin non la poteva soffrire e la disprezzava per la sua nervosità che a lei pareva così elegante, per tutto quel disdegno per le cose che le sembravano volgari. Fra lei e Levin si erano stabilite quelle relazioni che di solito si stabiliscono in società fra persone che apparentemente si trattano con amicizia, ma che nel fondo si disprezzano al punto che non possono neppure offendersi l’una con l’altra.
La verità non è irraggiungibile, è come una goccia che specchia l’intero universo, ma c’è chi si ostina a vedere solo la goccia.
A volte s’indossano maschere, non per convenienza, ma per nascondere le proprie fragilità agli altri e sentirsi più sicuri!
La vita non è ingiusta, quelle sono le persone, che della vita non possono conoscere tutto e che non possono perciò pervenire a tutte le verità. La vita non dev’essere spiegata e le “ingiustizie” vanno accettate, in silenzio perché è impossibile evitarle e l’accettazione di tali definisce la grandezza dell’uomo.
In un amante mentire è un’arte, in uno scapolo talento, in una donna sposata una seconda natura.
Gli affetti del cuore sono come i rami del cedro; se l’albero perde un ramo robusto,soffre, ma non muore. Riversa tutta la vitalità nel ramo accanto, perchè possa crescere e reimpire il posto vuoto.