Ken Follett – Stati d’Animo
“Sei giovane.” Nella sua voce c’erano rabbia e angoscia. “Non dimenticarlo mai. Non dimenticare la carneficina voluta qui, oggi, dallo zar.” Grigorij aveva annuito. “Non lo dimenticherò.”
“Sei giovane.” Nella sua voce c’erano rabbia e angoscia. “Non dimenticarlo mai. Non dimenticare la carneficina voluta qui, oggi, dallo zar.” Grigorij aveva annuito. “Non lo dimenticherò.”
Niente quanto il silenzio della notte ingigantisce paure ed emozioni!
La depressione bussa sempre alla porta prima d’entrare, l’importante è non aprirle.
Fisicamente qui, mentalmente altrove. Difficile capire esattamente dove.
Testarda, cocciuta, caparbia. Sono una di quelle donne che non si fermano davanti a nulla, una di quelle che cade migliaia di volte ma si rialza sempre, sono una di quelle donne che piange si dispera spacca tutto manda il mondo “affanculo…” poi asciuga le sue lacrime, lava il viso indossa un sorriso, alza i tacchi e va avanti nel mio vocabolario la parola “arrendersi non esiste”!
Come se fossi stato investito da un branco di treni affamati.
Inizi pensando che c’è sempre tempo, continui nell’attesa di tempi migliori e alla fine non ti rimane altro che il tempo perduto.