Klara Erzsebet Bujtor – Ricordi
Ricordare è un modo di rivivere qualcosa indimenticabile.
Ricordare è un modo di rivivere qualcosa indimenticabile.
La fotografia è la prova che quell’attimo non era un sogno.
Ho guardato i ricordi dal fondo di un barsopra lo specchio inclinato e ti ho visto seduto nell’oscuritàcol tuo bicchiere sul banco, col tuo bicchiere al mio fianco.E la luna passava davanti allo specchiocome se fosse un incendio.Tu, fumando, mi hai detto qualcosa all’orecchioe ancora adesso ci pensoe ancora adesso ti sento.
Una delle parole più interessanti, è “buco”. Ha dei significati e delle logiche diverse, o simili, in praticamente tutte le dottrine: ogni parte della scienza, inclusa la fisica e la matematica, architettura, religione, filosofia, medicina/anatomia, usato nella sua forma volgare per sfottere, o per andare da qualche parte. Un buco è il cerchio destino, è arte se è perfetto, ha due parti, entrambe di nature diverse, quella dell’ombra e della luce. Per qualcuno era stato il segnale di ingresso, tanto tempo fa, il modo per scoprire di aver attraversato la soglia, ed essere entrato in un nuovo universo, anche se questo fa parte di una scienza singolare ed unica, il sogno.
Il mare dolce conforto nei ricordi più dolci e dolce compagnia nei passi svelti di un’anima che nuota fra le sue onde senza fermarsi e anche se potrò affogare riuscirò a risalire, o almeno farò tutto il possibile per farlo. La sensazione che dal cielo possa cadere una speranza e possa con una carezza raccogliere le mie paure e trasformarle in dolci certezze.
Dimenticare è come non essere esistiti.
Nulla muore davvero, finché vive il ricordo.