Laila Andreoni – Destino
Ci incontrammo, ci guardammo e capimmo che ci appartenevamo ancora, Il tempo era passato, ma niente dentro di noi era mutato.
Ci incontrammo, ci guardammo e capimmo che ci appartenevamo ancora, Il tempo era passato, ma niente dentro di noi era mutato.
Come si può dubitare che modestia e coscienza, congiunti a dignità nel comportamento, non vengano premiate dal destino?
Siamo destinati a diventare qualcosa di incantevole il cui unico scopo è portare felicità.
Mai troppo tardi per capire che esisti anche tu.
Ogni Creatura ha diritto alla Serenità, senza che nessuno la privi di Libertà, Dignità o Vita: né per ragioni di Stato, né per religioni, né per altro motivo. Il Sistema è fatto di Persone. Come in Alto così in Basso. Se le Persone migliorano, anche il Sistema migliora Il nostro sogno è come l’acqua di un fiume, fragile alla sorgente, a poco a poco acquisterà la forza dagli affluenti che incontra. E… a partire da un certo momento diverrà inarrestabile.
Siamo legati con invisibili vincoli ai nostri timori. Siamo il burattino e il burattinaio, vittime delle nostre aspettazioni. Fili serici fan muovere braccia e gambe che ricadono flosce e inerti. Balliamo seguendo la musica delle nostre paure, corpi rattrappiti in se stessi, bambini che si nascondono fingendo di credere che sotto quel masso dietro a quell’albero non importa dove, in ogni luogo qualcosa si sottragga al nostro dominio. Siate padroni di voi, penetrate nel vostro essere per cogliere il battito della vita. Spezzate i vincoli che v’inceppano, allungate la mano per afferrare l’ignoto, avventuratevi nel buio spalancate le braccia all’abbraccio dell’aria, fatene un paio d’ali per librarvi in cielo.
Allorquando in una casa manca il pilastro principale i restanti possono subire prevaricazioni…