Lailly Daolio – Destino
I confini per esser varcati e i limiti per esser oltrepassati. Se te ne stai nel tuo perimetro non potrai mai saper cosa c è nei dintorni.
I confini per esser varcati e i limiti per esser oltrepassati. Se te ne stai nel tuo perimetro non potrai mai saper cosa c è nei dintorni.
Il destino ha molta più fantasia di noi.
La Vita regala, la Morte sottrae.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.
Certi rapporti sono come i rotoloni regina: non finiscono mai.
È triste pensare che la debolezza di alcuni diventi la forza di altri.
Non credo in un anima che si stacca dal corpo, piuttosto credo che se ci ricordiamo dei nostri cari, li faremo vivere grazie ai nostri pensieri… e così viceversa se qualcuno si ricorderà di noi.