Lailly Daolio – Stati d’Animo
Corpi vicini distanziati da chilometriche incomprensioni.
Corpi vicini distanziati da chilometriche incomprensioni.
Siamo “zingari” di emozioni e pittori di quadri mai dipinti se non dalla nostra fantasia. Amiamo le trame che rispecchiano il nostro io. Siamo affamati di piacere, ma ci spegniamo nella realtà di un giorno pieno di verità. Ingoiamo sorrisi finti e inganniamo il tempo con storie che non ci lasciano nemmeno il ricordo. Purtroppo, la vita di chi non sa fingere non è sempre a colori.
Le cicatrici costruiscono l’anima.
Stasera è la malinconia a prendere il sopravvento. E mentre una lacrima accarezza il viso, porto le mani al volto, sposto i capelli, asciugo le lacrime e vado a dormire, perché domani potrebbe essere il mio giorno migliore per vivere.
Se c’è una cosa che non posso più vedere è l’innocenza soffocata e violata!
Perché le persone interessanti sono così poche? Con tanti milioni, perché sono così poche? Dobbiamo continuare a vivere con questa specie noiosa e monotona? Sembra che il loro unico gesto sia la Violenza. In quello sono bravissimi. Brillano. Luccicore di merda, che ci ammorba ogni possibilità. Il problema è che devo continuare a interagire con loro. Almeno se voglio che le luci continuino ad accendersi, che mi riparino il computer, se voglio tirare lo scarico del cesso, se devo comprare le gomme nuove, farmi togliere un dente o farmi tagliare la pancia, devo continuare a interagire. Ho bisogno di quegli stronzi per le piccole necessità, anche se loro, in sé, mi fanno inorridire. E inorridire è una parola gentile.
Adoro quegli occhi trasparenti come il vetro, basta guardarci attraverso e vedi subito l’Anima.