Lailly Daolio – Stati d’Animo
L’emozione: un terremoto di massima magnitudo con epicentro nel cuore.
L’emozione: un terremoto di massima magnitudo con epicentro nel cuore.
Oggi è il mio primo compleanno senza te al mio fianco, e sto cercando un senso a questa mia vita, ma più passa il tempo e più mi accorgo che senza te a camminare al mio fianco un senso la mia vita non ne ha, e non e degna di essere chiamata vita.
Le cicatrici servono. Servono a ricordare che ci si può far male, che esistono i bastardi. Ma a volte siamo noi, l’unico “bastardo” che abbiamo davvero incontrato. L’unico in grado di farci del male davvero. Ci ricordano che vivere non è semplice, decidere non è semplice. Basta giocare una carta sbagliata e può finire una partita. Le cicatrici servono a renderci più forti e invulnerabili, a costruire muri invalicabili fra noi e il dolore, fra noi e il nostro cuore, fra noi e il mondo, fra noi e le bugie, fra noi e la verità, fra noi e la nostra anima. Le cicatrici sono bastarde, sanguinano all’improvviso e ci riportano indietro nel tempo “di quel dolore”, ma servono a farci crescere, a renderci impenetrabili ad altro dolore. A renderci abbastanza forti da non soffrire ancora.
Le lacrime sono la pioggia dell’anima.
Vorrei parlare con gli occhi e con il cuore, ma vedo tante persone distratte.
Ma esiste un senso del destino, un fatalismo tanto irresistibile che ha la forza di una maledizione e finisce quasi sempre per costringere gli esseri umani a gironzolare come spettri che si attardano attorno al posto dove qualche importante e significativo avvenimento ha segnato con il suo colore la loro vita, tanto più irresistibile quanto più nera è la tinta che la affligge.
Ogni giorno, scelgo di volare, almeno un po’!