Lailly Daolio – Stati d’Animo
Non ho nulla a che fare con un mare calmo, Io preferisco l’incertezza imprevedibile di un mare in tempesta.
Non ho nulla a che fare con un mare calmo, Io preferisco l’incertezza imprevedibile di un mare in tempesta.
La stanza dove vivo è ottusa, un po’ stretta, i muri all’apparenza imbiancati di fresco, fanno sembrare tutto pulito, non guardo le pareti, anche se per attimi mi appoggio spalle al muro, ma io sono “quella dell’anima”, quella che custodisce nel cuore gli attimi, come foto ad impreziosire tutto ciò che può impoverire la realtà. Nella mia stanza entra ogni giorno la luce di coloro che regalano respiri e sorrisi, attimi e pensieri, no, non da lontano, io voglio respirare, inebriarmi di vita, di cielo e di mare, di terra che sporca piedi nudi e questa non è che una stanza ed io in una stanza, non so stare.
Il sorridere non è un obbligo né, tantomeno, un dovere, anzi è un piacere che, in alcuni casi, diventa un segno di carità verso chi ne ha bisogno.
Quante pasticche di finto benessere dobbiamo mandare giù per sopprimere un dolore vero?
Sono l’anello mancante di qualsiasi catena ritenuta manchevole, e come tale non ho un mio fine.
Gli stati d’animo sono simili a paesaggi colorati dai nostri pensieri.
Si può aver perso ma essere in ogni caso vincente.