Lailly Daolio – Tristezza
Il pianto è una tempestosa perturbazione del cuore.
Il pianto è una tempestosa perturbazione del cuore.
Chi ama non possiede nel dizionario del cuore il verbo trascurare.
E nonostante tutto non mi arrendo. Continuo a lottare per qualcosa in cui credo. E anche se troverò parecchi ostacoli, io lotto con tutta la forza che ho in me, lotto per questo amore in cui credo.
Non ho mai scommesso sui cavalli, ma mi è sempre piaciuto pensare alla vita come a un’ippodromo e l’amore come a una corsa. Se punti sul cavallo giusto, vinci. Il punto in verità è che non esistono cavalli vincenti, non se ne esce mai vincitori. La vita è più un’arena, come quella degli antichi romani, e noi siamo gladiatori. Combattiamo, sudiamo, soffriamo, e alla fine, chi prima, chi dopo, cadiamo tutti. E se pensate che la vera sconfitta non sia cadere, quanto più non rialzarsi, vi sbagliate di grosso: quelle sono le scelte più ovvie, e chi si rialza lo fa solo in attesa che un altro colpo venga sferrato, e cada di nuovo. La vera sconfitta la vivi quando hai tanta paura sia di cadere che di rialzarti: resti a terra, ti fingi morto, eviti ogni contatto, ogni rischio e sopravvivi. Non vivi, ma sopravvivi. Così la vita, così l’amore, quando hai sofferto tanto da aver paura di vivere e d’amare, sopravvivi.
Dietro ogni felicità vi è nascosta un’ombra di tristezza, dietro ogni tristezza c’è sempre la speranza della rinascita di una felicità.
Sorrido malgrado la tristezza, la delusione e lo sconforto proprio mentre una lacrima mi riga il viso.
È meglio abituarsi ad una solitudine, che sputtanare il nostro tempo con persone sbagliate.