Laura Bella – Medicina e salute
La bestia che non riuscii ad addomesticare la chiamai Salute.
La bestia che non riuscii ad addomesticare la chiamai Salute.
La medicina è semplicemente l’involucro di un lavoro che salva la vita.
Non sono riuscito a farti respirare, a farti vivere ancora un po, mentre il tuo cuore mi lasciava tra l’amarezza del mio pianto.
Pensa alla salute. Quando c’è la salute c’è tutto. Luoghi comuni spiccioli. Potrebbero ancora funzionare, come igiene mentale, nell’economia odierna, che medicalizza gli oggetti di uso quotidiano, dalle scarpe allo smalto per unghie, creando finte patologie a scopo estorsione, e sdrammatizza le malattie serie, se non sono avallate da un portafogli obeso.
Viste le liste così lunghe, per avere una visita in ospedale, converrebbe prenotarsi prima – alla nascita – una visita per ogni specialista, sperando che non servano mai.
L’HIV non rende le persone pericolose da conoscere, quindi puoi sempre dar loro la mano e un abbraccio: il Cielo sa che ne hanno bisogno.
La malattia presenta innumerevoli aspetti squallidi, molti dei quali tu conosci anche troppo bene, mio caro”, disse a Jack mentre erano insieme nella cabina del commodoro, “e tra questi, in un certo senso il peggiore è il totale egoismo del malato. È vero che un organismo impegnato a sopravvivere deve necessariamente concentrarsi su sé stesso, ma la mente che abita quell’organismo è talmente incline a indulgere anche quando la necessità non sussiste.