Laura Carlisi – Morte
Una realtà senza poesia, un sonno senza sogni, la morte.
Una realtà senza poesia, un sonno senza sogni, la morte.
Il primo sintomo della morte é la nascita.
Fa caldo, ma io ho freddo. Sto gelando dentro, è questa morte interiore che mi ha portata al termine delle mie ore.
Non c’è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perchè della loro morte.
I suicidi sono solo degli impazienti.
Nulla muore dentro di te, neppure con la morte. E se così non fosse… non era mai nato nel tuo cuore.
Lo so che ci sei… Fatti vedere ancora per un attimo! Non importa quello che sei, o quello che sarai, sei andato via senza dirmi una parola. Mi guardo in torno ma non c’è ricordo di te, ti guardo su di un pezzo di carta vecchia, ma non sento quel caldo respiro del tuo corpo lacerato dal dolore che ti ha portato via senza chiederti se eri pronto a lasciare tutto e tutti.