Raffaele Caponetto – Lavoro
Il clown del circo ci fa ridere, il comico di Arcore ci fa piangere.
Il clown del circo ci fa ridere, il comico di Arcore ci fa piangere.
Siamo noi troppo choosy o i datori di lavoro che in tempi di crisi vogliono l’esperienza e la bella presenza? Non pretendono anche loro? Non scartano anche loro le persone come noi possiamo scartare un possibile lavoro? Chi è il vero schizzinoso?
C’è chi la sera torna a casa stanco dopo essersi ammazzato di lavoro e chi la sera invece non torna a casa perché si è ammazzato per il lavoro.
Il tempo non crea ricchezza. Un buon lavoratore va a casa presto. Si tira tardi per coltivare relazioni e fare carriera: Il contrario di un sistema meritocratico. I risultati dell’overtime? Perdita di efficienza, creatività e rinuncia alle risorse migliori. Un’azienda in cui si sta troppo in ufficio, di fatto, punta sulla fedeltà a scapito della qualità e della produttività.
Hanno giocato sulla nostra pelle e su intere famiglie legate al business, hanno tagliato i più deboli della catena, i soggetti forti sono vivi e vegeti, dettano le regole e condizioni, ed i manager stanno ad “ubbidire”.
Ci vorrebbe qualche buon magistrato che indagasse bene sui vari intrallazzi che hanno fatto, per far emergere una società dal nulla.
Nella mia infanzia da adolescente non ho mai avuto amici, per impegnarmi nello studio e portare a casa bei voti, mi sono fatto largo tra tutte le difficoltà e dopo tanti anni mi sono laureato in medicina. “E ora che lavoro fai?” “Il muratore”.
Meglio avere una non carriera specchiata che una carriera ruffiana.
Ma che battuta volete sul lavoro? La maggior parte degli italiani non sa cos’è, e quando riesce a lavorare, beh, poi non c’è niente da ridere!
Non sono i soldi che fanno di te una persona più forte. Non sono i vestiti firmati che fanno di te una persona elegante. Basterebbero solo due gocce di profumo sulla pelle, una goccia di umiltà e una goccia di gentilezza, per renderti una persona migliore.
Persino il più incallito commerciante di rubini difenderà sempre a spada tratta la propria azienda che, in realtà, vende solo sassi.
Oggi cercare lavoro è come giocare a nascondino, tu lo cerchi e lui si nasconde.
Mordi il tuo lavoro ogni giorno, o lui morderà te.
Al lavoro ho sparato quando ero in tenera età, da allora mi osserva da lontano, vorrebbe avvicinarsi ma si nota che ha timore. Il fatto che gli abbiano dedicato una festa mi turba profondamente.
Non spetta a me giudicare ma so per certo che il prescelto per questo compito andrà al di là delle convinzioni sociali.
Perché impostare la propria vita sul lavoro, quando il lavoro non è che una delle impostazioni della vita?
Per avere una ragionevole certezza di fare carriera all’interno delle aziende italiane (con le dovute eccezioni) portate all’attenzione dei vostri superiori problemi inesistenti o che potreste tranquillamente risolvere da soli. Una volta catturato il loro interesse (non dovrebbe essere difficile perché un problema inesistente sorprende chiunque) mostrate, non subito, ma con la giusta dose di assertività, di aver escogitato una brillante soluzione. I problemi seri, invece, schivateli. Ci sarà sempre qualcuno di buona volontà disposto a farsene carico e a risolverli senza troppi clamori e senza aspettarsi riconoscenza.